Che cosa sono le disfunzioni sessuali

Le disfunzioni sessuali

In una società in cui si assiste ad un allentamento dei tabù verso la sessualità e in cui è presente una grande quantità di stimolazione visiva a contenuto erotico, paradossalmente, secondo un recente studio su coppie regolari e in buona salute, sembra che ci sia un aumento delle problematiche sessuali: circa il 40% degli uomini e il 65% delle donne lamenterebbero disturbi sessuali, in particolare problemi di impotenza per gli uomini e incapacità a raggiungere l’orgasmo per le donne.

Proviamo allora a definire le disfunzioni sessuali con le loro cause e i possibili trattamenti..

Quando si parla di disfunzioni sessuali ci si riferisce ad alterazioni in una delle 4 fasi del ciclo di risposta sessuale: desiderio, eccitazione, orgasmo e risoluzione. Sono caratterizzate da manifestazioni cognitive (pensieri ed emozioni) e comportamentali sgradevoli per il soggetto e tendono ad automantenersi, inoltre causano notevole disagio e difficoltà nei rapporti di coppia.

Soffermandoci su questa definizione: notiamo che un primo aspetto è la sgradevolezza percepita dal soggetto: non si considerano quindi disfunzioni sessuali quei comportamenti che, per quanto strani, bizzarri o minoritari, non comportano un giudizio di sgradevolezza da parte di chi li mette in pratica.

Un secondo aspetto è l’automantenimento, ovvero la creazione di un circolo vizioso tale per cui una valutazione o un comportamento conseguente ad un sintomo finiscono per rinforzare il sintomo stesso: facciamo un esempio per comprendere meglio. Una persona che considera fondamentale la sua “performance” sessuale e che sperimenta un episodio di impotenza, si avvicinerà al rapporto successivo con una certa ansia da prestazione e le probabilità di fallimento saranno ancora maggiori proprio a causa dell’atteggiamento del soggetto. Non si parla invece di disturbo sessuale quando un comportamento sgradito si manifesta una sola volta e non si ha una stabilizzazione del sintomo.

Sia nell’uomo che nella donna i disturbi della fase del desiderio sono l’avversione sessuale o il desiderio ipoattivo. Quest’ultimo consiste nella difficoltà e a volte nell’incapacità di avvertire desiderio sessuale o di avere fantasie erotiche. L’avversione sessuale, invece, genera un vero e proprio rifiuto di quasi tutti i contatti sessuali con il partner. Per quanto riguarda la fase dell’eccitazione, il disturbo dell’erezione o impotenza è quello più comune nell’uomo, mentre nella donna vi è la mancanza di eccitazione sessuale e di lubrificazione.

Nella fase dell’orgasmo il disturbo maschile più comune è l’eiaculazione precoce, anche se esistono uomini che hanno eiaculazione ritardata, impossibile o non piacevole, mentre nella donna è molto frequente l’anorgasmia, ovvero l’impossibilità di raggiungere l’orgasmo.

Esistono poi i cosiddetti disturbi da dolore sessuale, ovvero la dispareunia, sia maschile che femminile, che consiste in un coito doloroso, o il vaginismo femminile, involontaria contrazione della vagina che impedisce la penetrazione.

In alcuni casi le cause possono essere di tipo organico (fattori anatomici, aspetti ormonali, ecc.), in altri si tratta di problematiche psicologiche e relazionali o di conoscenze errate rispetto all’anatomia e alla fisiologia degli apparati sessuali.

Se non sono presenti cause di tipo organico si può intervenire in modo efficace con il trattamento sessuologico, in cui si procede in primo luogo a chiarire se la problematica psicologica è prevalentemente relazionale o soggettiva e ad analizzare le modalità di interazione della coppia per poter individuare il trattamento più adatto. A seconda di quanto emerso, ci sono varie strade percorribili: può essere sufficiente un intervento di tipo psicopedagogico, oppure può essere opportuno un trattamento sessuologico propriamente detto, in cui la coppia deve svolgere delle mansioni con l’obiettivo di maturare nuovi modi più funzionali di vivere la propria intimità. In altri casi può essere più efficace una terapia di coppia o ancora una psicoterapia individuale.

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